Organo
Chiesa Madre di Marsala

Cronistoria

La chiesa Madre di Marsala, dedicata a San Tommaso di Canterbury, era dotata già negli anni '30 dello scorso secolo, per iniziativa Dell'Arciprete Chiaramonte, di un organo a due manuali, costruito dai fratelli Pulizzi di Modica, con sistema misto pneumatico-tubolare-meccanico.

Negli anni 1971-1974, non essendo utilizzato da decenni, ed in precarie condizioni, necessitava di un intervento di ristrutturazione ed il parroco protempore, decise di affidare i lavori ad una ditta del nord operante in Sicilia. Fu realizzato un organo abbastanza grande, anche se incompleto sotto diversi punti di vista; fu senz'altro felice la scelta di collocare i corpi d'organo dietro l'altare maggiore racchiusi in un prospetto armonico e maestoso, mentre la consolle elettrica venne collocata nel transetto. Purtroppo, l'organo accusò malfunzionamenti fin dall'inizio, fiacco come volume sonoro rispetto alla volumetria della chiesa, risultò soggetto a mal funzionamenti elettrici ed elettromeccanici continui. Nel 1996 il parroco protempore decise con l'amministrazione di affidare, alla Ditta F.lli Cimino di Agrigento, i lavori di revisione generale dei corpi d'organo con ampliamento e correzione della fonica, con la riprogettazione dei corpi dello strumento, costruzione ad arte di tutte le parti funzionali e progettazione e realizzazione della consolle dei comandi e delle centraline. I F.lli Cimino dopo aver eseguito la perizia allo strumento ed annotato la fonica con la sua composizione ed i registri interi e spezzati, tenendo presente la posizione dello strumento ed i rapporti tra la volumetria della chiesa, numero massimo di fedeli e volume sonoro dato da ciascun registro, redasse ed approntò entro l'anno il progetto del corpo organo, un grande strumento con 4.317 canne su 62 registri fonici, per essere azionato da tre manuali di 61 tasti ed una pedaliera di 32 pedali con I Man. Positivo Espressivo - II Man. Gran'Organo – II Man. Recitativo Espressivo.

Il progetto del grande organo sinfonico vagliato ed esaminato dalla committenza, venne approvato e nel 1997 e si dette il via ai lavori che, come da accordi, la F.lli Cimino doveva eseguire a stralci per dare la possibilità alla Parrocchia di reperire i fondi ed in corso d'opera almeno un manuale dello strumento doveva essere funzionante per seguire le funzioni liturgiche. Si arrivò al momento in cui il grande corpo organo fu completo di tutte le sue parti foniche e funzionali che purtroppo risultarono poco incompatibili con la vecchia consolle dei comandi, dotata di elettrodinamica ormai insufficiente, usurata e mal funzionante, obsoleta e non corrispondente alla struttura del nuovo corpo organo che per il suo funzionamento e collocazione abbisognava di una consolle su misura con centraline di elaborazione Un/Acc. E sistema trasmissivo ad alta velocità.

Perché questo grande strumento, classificato dai maestri d'organo il TERZO della Sicilia in ordine di grandezza e numero di canne, potesse avere la possibilità di far sentire la sua voce e la sua maestosità, è stato completato con la progettazione e realizzazione di una consolle corredata da centraline computerizzate per la gestione e la trasmissione dei comandi.